Con il termine Ghiaccio Secco viene comunemente denominata l’Anidride Carbonica (CO2) solida che a pressione atmosferica si trova ad una temperatura di circa -80°C.
Il ghiaccio secco viene prodotto per espansione dell’anidride carbonica allo stato liquido, da cui si ottiene la neve carbonica. La CO2 liquida è prelevata da un serbatoio di stoccaggio alla pressione di 16 bar ed alla temperatura di – 25°C. L’Anidride Carbonica Liquida, espandendosi alla pressione atmosferica, si trasforma in neve Carbonica; la temperatura della neve Carbonica è pari a – 78°C circa. Tale neve è, quindi, compattata ad alta pressione e trasformata, attraverso una filiera, in pellets di ghiaccio secco di varie dimensioni.
Quando il ghiaccio secco scambia calore con l’ambiente circostante, esso si trasforma dalla forma solida in forma gassosa senza passare per la fase liquida. Tale processo di trasformazione è chiamato sublimazione. Per tale motivo esso è denominato “ghiaccio secco”; infatti nel riscaldarsi non produce né liquido, né acqua o umidità quindi è “secco”.
Ogni kilogrammo di ghiaccio secco, nel sublimare, vale a dire nel passare dallo stato solido allo stato gassoso, genera 136 Kilofrigorie. Il gas generatosi dalla sublimazione del solido, è caratterizzato da una temperatura di circa -78°C; tale gas, quindi, nel cedere frigorie verso l’ambiente esterno, riesce a generare ancora circa 14-15 Kilofrigorie. Pertanto si può affermare che la quantità totale di frigorie contenute da 1 kg di Ghiaccio Secco è pari a 150 Kilofrigorie.
È interessante notare come tale contenuto di frigorie del ghiaccio secco lo renda particolarmente adatto per numerose applicazioni: infatti, a parità di peso, il ghiaccio secco fornisce una capacità refrigerante che equivale al 170 % rispetto al tradizionale ghiaccio d’acqua. Essendo, inoltre, la densità del Ghiaccio Secco pari a circa 1,5 kg/dm3 e la densità del ghiaccio d’acqua pari a circa 0,95 kg/dm3, ne risulta che a parità di volume di ghiaccio utilizzato, il ghiaccio secco offre una capacità refrigerante che equivale al 270% rispetto al tradizionale ghiaccio d’acqua. Questo fa sì che nelle applicazioni dove lo spazio occupato dal ghiaccio è un fattore critico, il Ghiaccio Secco risulti essere la scelta preferita.
Nell’impiego del ghiaccio secco, la sua durata rappresenta un elemento chiave che ne accresce notevolmente l’utilità ed efficacia. La sublimazione avviene ad un ritmo di 2-4 kg ogni 24 ore, mantenendo il ghiaccio a una temperatura di -78,5°C, e si consiglia di conservarlo in contenitori appositamente progettati per tale scopo. Se conservato in frigorifero, il ghiaccio secco può conservarsi per 18-24 ore.
Per acquistare il ghiaccio secco, è possibile rivolgersi a fornitori specializzati come TERGAS che offrono anidride carbonica liquida e ghiaccio freddo, garantendo così un prodotto di qualità e sicuro per le diverse esigenze di refrigerazione.
Grazie a queste caratteristiche può essere la più valida alternativa ai metodi tradizionali di conservazione con frigoriferi meccanici.
Il Ghiaccio Secco trova il suo impiego, oltre che nell’ambito del trasporto refrigerato, anche in un’ampia gamma di applicazioni in diversi settori industriali:
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