La saldatura TIG

SALDATURA TIG

La saldatura viene eseguita fondendo i lembi accostati del pezzo, in un tempo molto breve (3-5 secondi). Se lo spessore è piccolo non è previsto l’uso di materiale d’apporto (essenziale invece per spessori elevati). Il materiale d’apporto, reperibile sotto forma di bacchette, non è fuso dall’arco ma dal bagno di fusione dove viene immerso ad intervalli regolari, fondendo ogni volta qualche millimetro. Fondamentale importanza deve essere data al gas di protezione; deve proteggere l’elettrodo, l’arco, il bagno, le zone del pezzo adiacenti al bagno da possibili contaminazioni atmosferiche, che comprometterebbero la qualità del giunto. Si utilizza Argon in quantità variabili (5-25l/min).

Tale metodologia è ottimale per spessori tra 0,5-10 mm, per spessori superiori a 10 mm si può utilizzare il TIG a passate multiple previo preriscaldo (200°C). Non è possibile utilizzare il TIG in corrente continua e polarizzazione diretta perché gli elettroni che arrivano all’anodo (pezzo da saldare) non sono in grado di rompere l’ossido.

Il TIG in corrente continua e polarizzazione inversa è utilizzabile solo per piccoli spessori; all’anodo (polo positivo, l’elettrodo) si sviluppano temperature molto elevate e per evitare che l’elettrodo si surriscaldi fino a fondere, procurando danni inaccettabili nel giunto, si dovranno utilizzare elettrodi di diametro elevato (6 mm) e correnti non superiori ai 100 A. Ci sono limiti di applicazione dovuti all’impossibilità di usare correnti elevate, le quali porterebbero ad un consumo dell’elettrodo, e per la formazione di un bagno poco profondo e largo.

Il TIG in corrente alternata è il più usato; vi è un semiperiodo dell’onda in cui l’elettrodo è positivo (polarizzazione inversa) e si ha rottura dell’ossido, c’è poi un semiperiodo in cui l’elettrodo è negativo (polarizzazione diretta) in cui l’elettrodo riposa limitando così il suo surriscaldamento. Il generatore di corrente deve essere, nella saldatura degli acciai inossidabili, con uscita in corrente continua, regolabile con precisione; l’elettrodo in tungsteno è al polo negativo mentre il pezzo da saldare è al polo positivo.

Le caratteristiche più importanti di un buon generatore:

  • Regolazione fine e continua della corrente
  • Insensibilità alle variazioni della tensione di alimentazione
  • Programmazione della corrente
  • Pulsazione della corrente
  • Sistema efficiente di raffreddamento della torcia

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